V. 11 N. 1-2 (2008)
Testi e Documenti

L’autografo oliveriano dell’Amadigi ‘epico’ di Bernardo Tasso

Pubblicato 2008-11-01

Abstract

Tra il 1542 e il 1543 Bernardo Tasso, dopo essersi trasferito a Sorrento, iniziò ad elaborare un componimento epico che doveva narrare la vita di un eroe, dalla nascita alla maturità, prendendo spunto dai grandi classici del genere. L'opera non venne mai terminata poiché, poco dopo, il Tasso optò per una struttura 'romanzesca', edita nel 1560. Un codice (oliveriano 1399), però, costituisce l'unica fonte a disposizione per analizzare l'attività dell'autore in questa prima fase: non si tratta del primo canto, ma di uno schema iniziale, utile per stabilire la demarcazione della narrazione. Dall'analisi delle 43 ottave emerge la ferma volontà del Tasso di creare uno stile illustre e una lingua volgare capace di reggere il paragone con quelle antiche, ricerca che poi venne intrapresa anche dal figlio Torquato.