Abstract
Mentre per quanto riguarda le opere in prosa si registra una grande varietà e una evidente evoluzione, per il Carducci prosatore, leggendo lettere e saggi, non è possibile riscontrare un'evoluzione linguistica, ma una continuità affianca dalla ricerca di vari registri stilistici. Attraverso un uso attento della punteggiatura e degli accenti, riuscì a far sopravvivere la scrittura tipica del Settecento e dell'Ottocento creando una mescolanza tra nuovo e antico. Come molti contemporanei prese parte al dibattito tra puristi e antipuristi, schierandosi al fianco dei secondi, ma sottolineando l'importanza di un uso consapevole dei francesismi.