Abstract
Il saggio cerca di mettere in luce, attraverso un costante confronto testuale, l’influenza esercitata dalla traduzione latina del Fedone ad opera di Enrico Aristippo sul corpus petrarchesco, scegliendo come principale campo di indagine l’opera dell’aretino più affine per genere e temi al dialogo platonico, il Secretum. Di quest’ultimo testo, il lavoro intende mettere in rilievo la forte e particolare componente platonica e il ruolo di cui Petrarca investe la dottrina del grande filosofo greco nel corso delle argomentazioni tra il suo alter ego letterario e l’interlocutore Augustinus.