Abstract
L'impegno politico di Giosuè Carducci fu costante durante la sua vita di letterato, si considerò sempre un democratico senza essere allo stesso tempo portavoce di un unico partito. Prese parte ai vari dibattiti puntando all'individuazione di quei miti nazionali e alla creazione di una nuova identità. Due furono i rapporti che condizionario particolarmente il nostro, quelli con Alberto Mario e Francesco Crispi. Legato alla Sinistra democratica, condivise l'idea della lotta per la conquista delle terre irredente e vide in Alberto Mario il leader per la difesa dei principi risorgimentali. Entrambi vollero formare una nuova generazione repubblicana, che avesse una forte coscienza morale e accettasse gli ideali di giustizia e libertà. Con Crispi, invece, condivise il rifiuto per il trasformismo, l'attrazione per la romanità e il disprezzo per una società mediocre e poco partecipe.