Vol. 10 No. 1-2 (2007)
Essays

Ragioni metriche delle Odi barbare

Published 2007-11-01

Abstract

Nel secondo libro delle "Odi barbare" il Carducci inserì un'elegia intitolata "Ragioni metriche" che aveva proprio il compito di spiegare quali erano le motivazioni che lo spinsero all'utilizzo delle forme barbare. Per giustificare le sue scelte paragona questa forma metrica alla bellezza di una donna, Adele Bergamini: per descrivere tale bellezza i versi italiani tradizionali non sono adeguati e bisogna ricorrere alla grandezza del passato per trovare un adeguato termine di paragone. Questa splendida creatura può essere paragonata alla Roma antica e per descriverla nel modo migliore non si può che tornare indietro dal punto di vista metrico. La scelta, non semplice, venne però avallata, come prima cosa, dalla studio attento delle fonti e, successivamente, dalle persone a lui care, tra le quali spicca l'amata Lidia.