Il fine «non ultimo»: difesa dell’arte comica nel Prologo in dialogo fra Momo e la Verità di Giovan Battista Andreini
Pubblicato 2023-08-02
Parole chiave
- Arti Performative,
- Commedia dell'arte,
- Giovan Battista Andreini,
- Scrittura scenica
Abstract
Il saggio si propone di offrire un contributo allo studio sulle strategie di difesa adottate, far Cinque e Seicento, dai comici dell’arte per legittimare a livello culturale e accademico la loro credibilità professionale e la novità del loro metodo compositivo (la cultura dell’attore e la scrittura scenica all’improvviso), superando così le accuse di ordine etico ed estetico mosse dai detrattori e dai polemisti. Nello specifico, il saggio si concentrerà su uno dei più originali e innovativi protagonisti dell’Arte, Giovan Battista Andreini. Nell’opera presa in esame, il Prologo in dialogo fra Momo e la Verità (1612), traspare infatti con chiarezza lo sviluppo di un’argomentazione che, affrancando la commedia e il riso dalla morale, tenta con particolare acume di giustificare 1’eccezione e l’autonomia della scrittura comica senza uscire dal perimetro della convenzione e dell’ortodossia, supportando il ragionamento con un approccio teso a ribaltare a favore dell’Arte le stesse accuse che ne mettevano in discussione la legittimità.