Pubblicato 2021-12-31
Parole chiave
- Carlo Levi,
- mito,
- paura,
- libertà,
- nazifascismo
- Vico ...Più
Abstract
L’articolo si concentra sulla teoria mitopoietica proposta da Carlo Levi in Paura della libertà per riflettere sulla funzione di alcune specifiche memorie letterarie (da Dante, a Petrarca, a Éluard). Allontanandosi dallo storicismo crociano e rielaborando il tema vichiano del mito come vera narratio, Levi riconosce nel terrore del sacro, imbrigliato nelle regole della religione e dello Stato, la causa più profonda dell’affermazione del nazifascismo. L’autore identifica quindi nell’individualismo astratto o, all’opposto, nell’annullamento del singolo nella massa i segni distintivi della paura e indica nel coraggio di battersi per la libertà la condizione per creare una società fondata «sulla riscoperta dell’uomo come unità e come rapporto».