Abstract
Il saggio propone un’analisi ravvicinata del Bolide pascoliano particolarmente volta ad evidenziare le strategie espressive e verbali che vi agiscono. Si cerca di illustrare come la declinazione dei rapporti fra le categorie di tempo, modo e aspetto verbale comporti la necessità di dare al componimento una precisa collocazione logica e geografica all’interno del ciclo dei Canti di Castelvecchio. Viene infine proposta una lettura della poesia che dia ragione dell’apparente staticità e artificiosità dei dispositivi testuali in essa operanti.