Pubblicato 2015-06-05
Parole chiave
- Niccolò Machiavelli,
- Improvvisazione poetica,
- Oralità,
- Letteratura italiana del Rinascimento,
- Girolamo Ruscelli
- Improvised Poetry,
- Orality,
- Italian Renaissance literature. ...Più
Abstract
Due descrizioni di poco postume di Machiavelli come prodigioso improvvisatore di ottave sulla lira – una finora ignota (perché censurata) e l’altra poco meno che tale – gettano una luce nuova sul suo profilo di uomo e di letterato. Una rinnovata esplorazione dell’epistolario, dei legami sociali e culturali, dei ritratti coevi e delle opere letterarie (soprattutto in versi) di Machiavelli offre una messe di conferme tanto disperse quanto sistematiche (con qualche messa a punto anche sulla seconda Mandragola veneziana e sulla Serenata). Ne emergono dati, connotati e analogie che sottolineano gli stretti rapporti di messer Niccolò con la tradizione fiorentina della poesia improvvisata e dell’intrattenimento brillante. L’improvvisazione poetica era coltivata anche in ambienti d’élite, ma era specialmente e organicamente legata alla secolare scuola dei canterini popolari e degli araldi di palazzo, senza soluzione di continuità tra cultura alta e bassa. Machiavelli sembra posizionarsi proprio in mezzo a quel continuum, e trarre da quella tradizione e dalle proprie doti ‘canterine’ saperi e tecniche di non poca importanza non solo per la sua produzione letteraria, ma anche per la sua attività diplomatica e di trattatista politico.