Abstract
La tesi argomentata nel saggio è che la tecnica narrativa di Mastro-don Gesualdo non contraddice l’impersonalità dei Malavoglia. Nemmeno nella sua riflessione di poetica Verga denuncia alcuna vera discontinuità fra i due romanzi. Anzi, Verga irrobustisce quello che con Franz K. Stanzel possiamo chiamare reflector mode, un tipo di racconto personalizzato che costituisce la caratteristica fondante della sua ricerca verista. In particolare, uno dei sub-frame che agiscono in Mastro-don Gesualdo restituisce il lavorio percettivo di una sorta di soggetto-zero, molto simile a quello che ‘parla’ e ‘vede’ nel cinema.