V. 7 N. 1-2 (2004)
Articoli

«Io son colui che tenni ambo le chiavi / del cor di Federigo» ("Inf." XIII 58-9): alle radici di un'immagine

Pubblicato 2004-12-01

Abstract

Dopo aver proposto al lettore la lettura dei versi 55-78 del tredicesimo canto dell'Inferno, l'autore si sofferma in particolar modo sui versi 58-59 cercando di rintracciarne l'origine in altri testi. Si ricorda dunque l'osservazione di Sapegno che ha accennato ad un'espressione utilizzata da Nicola della Rocca in una lettera allo stesso Pier della Vigna nella quale lo definisce 'imperii claviger' che evoca a sua volta un passo biblico (Isaia XXII 22). Mecca osserva che l'associazione tra il cuore e la serratura è presente già in Chretien de Troyes ("Yvain" 4627-4634); "Perceval" 2627-2639). La fortuna di tale immagine è testimoniata dalla sua presenza nel "Roman de la rose" di Guillaume de Lorris e ne "Li bestiares d'amours e li response du bestiaire" di Richard de Fournival, nonché nel "Fiore" (4, 1-2) e nelle "Rime" (13, 85-87) di Dante.